VS | 2-2 |
LASTRIGIANA: Salvini, Vucaj, Ciampi, Poggioli, Cultrona, Bagnoli, Vanni, Ciaccheri, Nieri, Sciabarrasi, Martini.
A DISPOSIZIONE: Delli Guanti, Binazzi, Gorini, Burgalassi, Siena, Jayawickrama, Mazzoni.
ALLENATORE: Giovanni Mollica.
SINALUNGHESE: Zacchei, Novello, Bettarini, Murataj, Manganiello, Dell’Avanzato, Veglio, Miele, Marelli, Sestito, Doka.
A DISPOSIZIONE: Canapini, Magi, Maccherini, De Luca, Paciotti.
ALLENATORE: Marco Sereni.
ARBITRO: Niccoli di Prato.
RETI. 6’ Vanni, 10’ Veglio, 33’ Nieri, 51’ Doka.
ESPULSO: Manganiello al 54’ per gioco falloso.
Se stessimo provando a scrivere la trama di una favola, farebbe senza dubbio molto successo fra i più piccoli quella che narra di un consesso di perfide streghe e cattive matrigne dall’aspetto alquanto inacidito che in una bella e fredda domenica mattina di metà gennaio, si riuniscono presso il campo sportivo della Guardiana e unendo le forze, creano il più potente degli incantesimi che dando una grande mano al fanalino di coda Sinalunghese, impedisce a una bella e meritevole Lastrigiana di conquistare la vittoria e i tre punti. Essendo, però, alle prese con la fredda e reale cronaca dei una partita di calcio, è difficile non restare stupefatti da ciò che è accaduto sul sintetico di Via Gramsci nel corso della gara che vede affrontarsi i biancorossi padroni di casa in cerca di rilancio dopo la brillante ma infruttuosa prestazione offerta nel turno precedente al cospetto della capolista Rinascita Doccia e i rosso blu senesi che paiono ormai destinati a una mesta retrocessione. Una gara dall’estio che pareva, sulla carta, scontato e che invece ha riservato alla “Mollix Band” l’ennesima amarissima sorpresa di un campionato ricco, fino a questo momento, di bocconi davvero pesanti da mandar giù. Dopo essere andata per ben due volte in vantaggio, aver creato e sprecato una quantità industriale d’incredibili palle gol, aver fatto i conti con la sfortuna e non aver sfruttato a dovere ben venticinque minuti giocati in superiorità numerica, la Lastrigiana si vede imporre il pareggio da una cinica, pratica e coriacea Sinalunghese che pur soffrendo per tutta la durata dell’incontro lo strapotere tecnico – tattico dei padroni di casa e aver rischiato, in più di un’occasione, il tracollo, è stata abilissima nello sfruttare al meglio le poche occasioni avute portando a casa un punticino che se non altro, fa morale in vista di un girone di ritorno da affrontare, così com’è accaduto alla Guardiana, con grande orgoglio e dignità. Mister Sereni, infatti, porta con sé molti ragazzi classe 2000 che se da un lato prendono l’impegno con entusiasmo e voglia di fare esperienza, dall’altro subiscono la maggior attitudine alla categoria messa in evidenza fin dai primissimi minuti di gioco da una Lastra che per l’occasione, veste l’inedita casacca “orange”. Giovanni Mollica, consapevole del maggior tasso tecnico e della gran voglia di ben figurare che anima i suoi ragazzi, non si nasconde certo dietro a un dito. La Lastrigiana vuole vincere e l’atteggiamento con cui approccia la gara, ne è la testimonianza più evidente. I biancorossi, infatti, non faticano a prendere in mano il controllo del gioco e sfruttando la buona vena ispiratrice che anima i due esterni d’attacco Martini e Vanni, utilizza proprio le corsie laterali per allargare le maglie della traballante difesa rosso blu per poi proporre verso il centro insidiosi traversoni che il rientrante Nieri può utilizzare per impensierire l’ottimo estremo difensore senese Zacchei. Le cose sembrano, insomma, mettersi bene per i padroni di casa che già al 6’ trovano la via del vantaggio. Martini scappa via sulla sinistra, giunge sul fondo e taglia verso il centro dell’area ospite un bel traversone che Nieri raccoglie a due passi dalla porta girando prontamente a rete. Zacchei è bravissimo a metterci una pezza respingendo corto ma nulla può fare sul successivo tap in vincente proposto dall’accorrente Vanni. Come spesso è accaduto quando la “Mollix Band” ha giocato davanti al proprio pubblico, dopo quattro minuti, succede ciò che nessuno si attende. La Sinalunghese prova subito ad affacciarsi in avanti alla ricerca del pareggio e in un paio di circostanze (7’ e 9’), altrettante conclusioni dalla distanza proposte da Marelli prima e da Miele poi, scaldano i guantoni di un infreddolito Salvini. Al terzo tentativo, però, le cose vanno in maniera ben diversa. Veglio, dopo aver raccolto il pallone nei pressi del limite dell’area biancorossa, prova una battuta di contro balzo che stavolta, dopo aver sorpreso Salvini leggermente fuori posizione, scavalca il portiere di casa insaccandosi sotto la traversa. L’improvviso e inatteso pareggio sinalunghese scuote la Lastrigiana che dopo aver incassato il colpo con gran classe, riprende il filo del discorso interrotto pochi minuti prima. Al 13’ Nieri trova un buon varco sul settore sinistro del proprio attacco e dopo essere entrato in area, scarica una forte e precisa conclusione sul primo palo, dove un attento Zacchei chiude con sicurezza respingendo in calcio d’angolo. Allo scoccare del quarto d’ora, l’occasionissima capita nuovamente sui piedi dello scatenato Mirko Vanni; un’autentica spina nel fianco per la retroguardia rosso blu che quasi mai riesce ad arrestarne le impetuose progressioni sul settore destro del proprio attacco. Ancora Martini galoppa sulla sinistra e giunto nei pressi del limite dell’area, taglia dentro un bel cross che sfila verso il secondo palo premiando il puntuale inserimento operato dal numero sette in maglia arancio. Vanni piomba come un treno in corsa sul pallone e senza pensarci due volte, scocca una potente e precisa conclusione di prima intenzione sulla quale, però, uno strepitoso Zacchei vola nuovamente a deviare in calcio d’angolo. La Lastrigiana è ormai padrona del campo e la squadra di Sereni rischia di capitolare nuovamente al 24’ quando, sugli sviluppi dell’ennesima volata sulla sinistra di Manuel Martini culminata con il solito preciso cross al centro, Zacchei esce dai pali per tentare di respingere il pallone con i pugni. Ancora una volta, però, il suo intervento è imperfetto e la palla comincia a vagare all’interno dell’area di rigore. Un’occasione d’oro per il solito imprendibile Vanni che, però, manca a sua volta un’altra clamorosa opportunità. Dopo aver raccolto la sfera, infatti, il numero sette biancorosso, si coordina malissimo per la battuta a rete sparando oltre la traversa. Il raddoppio è ormai nell’aria e al 33’, al termine dell’ennesima bellissima manovra orchestrata dai ragazzi di Mollica, gli “orange” tornano in vantaggio. La manovra si sviluppa, come di consueto, sulle corsie laterali ma questa volta, a scattare sulla destra, è Gabry Sciabarrasi che dopo essersi liberato di un avversario grazie a un’elegante palleggio, fila veloce verso la linea di fondo rimettendo poi verso il centro dell’area un pallone sul quale un difensore rosso blu, nel tentativo di liberare i propri sedici metri, respinge corto “apparecchiando” la tavola per il ben piazzato Nieri che dopo aver arpionato il pallone, non si fa pregare superando agevolmente Zacchei da pochi passi. Un misto di soddisfazione e rammarico accompagna al squadra di Mollica negli spogliatoi a fine primo tempo. Alla consapevolezza di aver ben interpretato la prima frazione di gioco, si aggiunge un pizzico di amarezza per le occasioni gettate alle ortiche che avrebbero potuto dare al risultato parziale ben altri connotati. Una cosa è certa; nessun può immaginare ciò che accadrà nel secondo tempo. La Lastra lo approccia benissimo schiacciando gli avversari nella propria metà campo ma al 51’, sugli sviluppi di una veloce ripartenza ospite, il passaggio filtrante di Sestito coglie di sorpresa la difesa centrale biancorossa che si fa prendere d’infilata dal puntuale scatto in profondità di Doka. Il numero undici anticipa in velocità gli avversari e dopo essere entrato in possesso id palla, s’incunea in area, si presenta a tu per tu con Salvini e lo supera grazie a un preciso rasoterra che va a morire nell’angolo basso alla propria destra. La Lastrigiana dimostra, ancora una volta, grande maturità agonistica e dopo essersi ripresa velocemente da questo secondo tremendo schiaffone, torna a dominare l’incontro e a creare gioco. Al 54’, poi, le cose sembrano mettersi bene per la “Mollix Band”. Il lanciatissimo Martini va via per l’ennesima volta sulla sinistra e poco dopo il suo ingresso in area di rigore, è affrontato irregolarmente e messo a terra dal centrale difensivo Manganiello. L’arbitro pratese Niccoli fischia rilevando l’irregolarità ed espellendo il numero cinque rosso blu, reo di aver interrotto irregolarmente una chiara occasione da gol. Sorprendendo un po’ tutti, però, l’arbitro sposta la palla fuori dall’area concedendo alla Lastrigiana solo un calcio piazzato. Una decisione che ci lascia piuttosto interdetti, poiché l’intervento falloso compiuto da Manganiello, pareva entro i limiti dei sedici metri senesi. Nonostante l’errore di valutazione commesso dall’arbitro, la Lastrigiana avrebbe adesso tutto il tempo, giovandosi anche della superiorità numerica, per trovare il gol del nuovo vantaggio. E’ a questo punto, però, che piomba sulla partita la tanto temuta “Maledizione delle Guardiana”. La Lastrigiana torna a far gioco e a schiacciare gli avversari nella propria trequarti campo ma ha dell’incredibile ciò che accade fra il 63’ e il 65’. La lastrigiana colpisce per ben due volte la traversa con i neo entrati Mazzoni e Burgalassi, si fa ribattere sulla linea una conclusione a botta sicura dello stesso numero quindici e dulcis in fundo, su azione propiziata da Vanni, Martini si vede prima respingere la conclusione da un miracoloso Zacchei e poi, è Novello a salvare la propria porta respingendo la palla poco prima che oltrepassi la linea bianca. Negli ultimi dieci minuti di gioco, ancora Burgalassi, Mazzoni e Vanni sfiorano i pali difesi da Zacchei e neppure l’ingresso di Jayawickrama è utile alla causa biancorossa. La maledizione, dunque, ha colpito ancora e al termine di ottanta minuti giocati prevalentemente a una porta, la Sinalunghese torna a casa con metà della posta in gioco. Impossibile descrivere l’atmosfera che si respira a fine partita nello spogliatoio biancorosso. La Lastrigiana vive un altro incubo ed è costretta a lasciare il campo per l’ennesima volta con tanta delusione nel cuore.