vs | 6-0 |
LASTRIGIANA: Ceccarelli, Cecchi, Uccheddu, Filipponi, Manetti, Mugnaini, Poggianti, Vitali, Graziani, Bertini, Tontoli.
SONO ENTRATI: Fethau, Paparini, Pierattini, Bambi, Marzi.
ALLENATORE: Roberto Fanfani.
SIGNA 1914: Sarti, Palagi, Perozzi, Gala, Corsinovi, Marcheselli, Matulli, Bertozzi, Mazzanti, Liotti, Manconi.
SONO ENTRATI: Giani, Mega, Chira.
ALLENATORE: Sandro Giovannuzzi.
ARBITRO. Giulia Cipriani di Empoli.
RETI: 13’ Vitali, 21’ Tontoli, 31’ Bambi, 32’ Graziani, 52’ e 59’ Marzi.
Smaltita la doppia delusione derivata dalle altrettante sconfitte subite con lo Sporting prima e con la Cattolica poi, la Lastrigiana di mister Fanfani torna a vincere ma soprattutto, a convincere in occasione del sempre sentitissimo derby casalingo con i “cugini” del Signa. Stavolta, non solo risultato e tabellino dei marcatori fotografano fedelmente l’andamento del match ma anche l’ottima interpretazione tecnico tattica che gli è stata data dal tecnico biancorosso. I ragazzi di Fanfani hanno, infatti, ben giocato tutte e tre le frazioni disputando una gara ordinata in fase difensiva, incisiva e assai efficace in quella d’impostazione del gioco e rasentando, infine, la perfezione negli ultimi sedici metri, dove i biancorossi di casa hanno mostrato cinismo e precisione mettendo a frutto molte delle occasioni avute. Il Signa guidato dall’ex tecnico della Ginestra Sandro Giovannuzzi, ci ha provato interpretando la gara co generosità e applicazione. Nulla, però, hanno potuto fare i “canarini” al cospetto di una Lastra determinata, desiderosa di tornare a vincere e decisamente superiore sotto il profilo tecnico. Che la gara avrà un andamento ben definito, si comprende bene sin dalle sue primissime battute. Una Lastrigiana ottimamente disposta in campo, non ci mette molto a prendere in mano le redini del gioco andando sempre alla ricerca del palleggio preciso e ragionato. I biancorossi, insomma, non sembrano intenzionati a trovare il gol a tutti i costi, bensì vogliono arrivarci attraverso il gioco. In questa prima fase si fanno apprezzare l’ottimo regista Vitali in mezzo al campo e i solidi Manetti e Cecchi in difesa, sempre bravissimi, in fase d’anticipo, a chiudere ogni varco al temutissimo bomber canarino Manconi. Il generoso Filipponi, l’intelligente Bertini, il piccolo e sgusciante Graziani e i propositivi esterni Tontoli e Poggianti, ben rappresentano, nei propri ruoli di riferimento, i ben oliati ingranaggi di un meccanismo perfetto. In pratica, dunque, una Lastrigiana votata più al buon gioco che all’offensiva a spron battuto. I risultati di questa sempre redditizia filosofia di gioco, non tardano ad arrivare. Al 13’, sugli sviluppi di un corner, la difesa giallo blu allontana momentaneamente la minaccia dalla propria area di rigore. La Lastrigiana è, però, lesta a recuperar palla e riproporre una nuova trama offensiva. La sfera giunge sui piedi di capitan Vitali che dopo averla ottimamente controllata, si accentra creandosi lo spazio per la conclusione da fuori e lasciando poi partire un gran tiro che insaccandosi a fil di traversa, non lascia scampo all’incolpevole Sarti che pur provando un disperato colpo di reni, non riesce ad arrivare su un pallone per lui troppo alto. Nel secondo periodo di gioco, i cambi obbligati effettuati da mister Fanfani ci fanno apprezzare il secondo bel volto di una Lastrigiana maggiormente propositiva e incisiva in zona gol. Gli inserimenti di Marzi sulla corsia di destra, del talentuoso Pierattini a far copia con Vitali a centrocampo e del grintoso Bambi a supporto di Graziani in attacco, hanno un duplice effetto. La velocità della manovra biancorossa aumenta in maniera esponenziale e di conseguenza, un Signa generoso ma in grande difficoltà, è adesso costretto ad arretrare ulteriormente il proprio raggio d’azione. Il raddoppio lastrigiano giunge allo scoccare del primo minuto quando una precisa imbucata innesca l’esterno sinistro Tontoli che entra in area e conclude in diagonale. Il rasoterra proposto dal numero undici di casa è preciso e velenoso e nonostante Sarti riesca, tuffandosi sulla propria destra, a sporcarne la traiettoria, il pallone s’insacca comunque alla sua sinistra. Un galvanizzato Tontoli ci prova in un altro paio di occasioni, trovando, però, sulla propria strada un attento Sarti. Ci provano, poi, prima Pierattini (altra buona parata di Sarti) e poi Vitali (rasoiata fuori di un nulla alla destra del portiere signese) ma a trovare il terzo gol, al 31’, è Bambi che rifinisce facilmente in rete da due passi una manovra ottimamente impostata da Pierattini e altrettanto ben rifinita da Marzi, la cui conclusione a botta sicura, aveva trovato la bella opposizione in tuffo di Sarti. La strada verso una facile vittoria è ormai spianata e un minuto più tardi, sugli sviluppi di un angolo da sinistra, il mischione che ne consegue è risolto in rete dal tocco rapinoso di Graziani. Nel terzo e ultimo periodo di gioco, a una Lastrigiana ormai in pieno controllo, è sufficiente tenere a bada la situazione non disdegnando, però, quando se ne presenta l’opportunità, la ripartenza in contropiede. Maestro in questo genere di azioni, è Poggianti che schierato nuovamente sulla corsia di destra, al 52’, propizia la rete che vale la cinquina. Bella la sua partenza in progressione che gli consente di giungere sul fondo ma ancor più, lo è il suo preciso traversone che imbecca, tutto solo davanti alla porta canarina, l’accorrente Marzi al quale non resta altro da fare che spingere in rete da due passi. Al 56’, sugli sviluppi di un gran lancio in profondità, ancora Poggianti va via sulla destra senza che nessun difensore riesca a fermarlo, Stavolta il numero sette di casa decide di far tutto da solo tentando la conclusione dalla distanza. La palla è forte e ben indirizzata. Sarti è inesorabilmente battuto ma ci pensa al traversa a salvarlo da un gol sicuro. Un minuto più tardi ci prova, sempre da fuori area, Filipponi la cui conclusione termina di poco oltre la traversa. Il sesto gol è orma nell’aria e giunge a pochi secondi dal termine. Stavolta Filipponi imposta vestendo alla perfezione i panni dell’uomo assist, servendo in profondità un invitante pallone per l’accorrente Marzi che non si “accontenta” di segnare in maniera tradizionale ma decide di chiudere i conti con un’autentica magia; conclusione a girare e palla che s’insacca sul secondo palo rendendo vano l’intervento di Sarti. Il modo migliore per chiudere una partita da otto in pagella per tutti i ragazzi scesi in campo. Un bel voto va anche al Signa al quale non si può rimproverare proprio nulla. Generosità e impegno non sono mancati ma quando ci si trova al cospetto di un avversario così forte e ispirato, non resta altro che uscire dal campo con l’onore delle armi.