VS | 0-2 |
LASTRIGIANA: Berti, Bianchi Marco, Galluzzi, Borgioli, Bronzin, Belli, Bandinelli, Chellini, Camarlinghi, Bianchi Ruggero, Sinteregan.
A DISPOSIZIONE: Coppolaro, Ambrosino, Bacciosi, Frizzi, Brunori, Gelsumini, Saccomani.
ALLENATORE: Fabrizio Vanni.
FUCECCHIO: Banti, Carli, Beconcini, Perretta, Nardi, Avella, Fiscina, Orefice, Falaschi, Nuti, Montalbano.
A DISPOSIZIONE: Mannucci, Sbrana, Cirillo, Piattelli, Spagli, Paialunga, Falconi.
ALLENATORE: Antonino Maniscalco.
ARBITRO: Perez Carazas di Firenze.
RETI: 6’ Nuti, 59’ rigore Avella.
Anche se siamo solo al primo terzo di campionato e manca, dunque, ancora tantissimo al termine della stagione sul sintetico della Guardiana ci si giocano punti pesanti in chiave salvezza. Il nono turno del Girone di Merito mette, infatti, di fronte due formazioni che in questo periodo navigano nelle zone medio basse della classifica avendo sin qui racimolato solo otto punti. Lastrigiana e Fucecchio sono, perciò, quasi obbligate a cercare un successo che tradotto in soldoni, rappresenterebbe sia una bella boccata d’ossigeno per quel che concerne la classifica, sia un altrettanto salutare iniezione di fiducia in vista dei prossimi decisivi appuntamenti. Al termine di settanta minuti veloci e combattuti, punti e conseguente importantissimo balzo avanti in classifica, vanno a un Fucecchio maggiormente solido e cinico che sfruttando al meglio le poche occasioni avute, espugna il terreno lastrigiano con il più classico dei punteggi. Alla Lastrigiana, inutile nasconderlo, è mancato il guizzo decisivo in fase conclusiva. L’attenta e granitica coppia centrale difensiva fucecchiese composta da capitan Avella e Nardi ha messo il bavaglio a un poco incisivo Sinteregan che solo in rare occasioni è stato capace di mettere in difficoltà la retroguardia bianconera grazie alla sua proverbiale velocità. Poco o nulla, poi, sono riusciti a combinare anche Camarlinghi e Bandinelli che restando intrappolati nell’imbuto ottimamente organizzato dalla formazione di Maniscalco, solo in rarissime occasioni hanno lasciato traccia sul taccuino del cronista. Ben diverso è stato, invece, l’approccio avuto con il match dai ragazzi guidati da Antonino Maniscalco. Mettendo in mostra una migliore organizzazione tattica in mezzo al campo, i bianconeri hanno spesso chiamato al lavoro i difensori di casa. In questa fase del gioco, si sono fatti apprezzare sia il regista goleador Nuti, sia gli esterni Fiscina e Montalbano che grazie ai loro movimenti, hanno frequentemente allargato le maglie della retroguardia lastrigiana. I padroni di casa hanno corso molto dimostrando una buona condizione fisica lottando alla pari con l’avversario. Hanno, però, anche evidenziato poche idee in fase d’impostazione che troppo spesso li hanno costretti a saltare la mediana con lunghi rilanci che hanno avuto solo l’effetto di favorire le ripartenze fucecchiesi e conseguentemente, di far arretrane notevolmente il proprio baricentro. Il 4-4-2 disegnato sul tappeto verde da Maniscalco si dimostra subito efficacissimo. Bastano, infatti, appena sei minuti ai bianconeri per trovare la via del vantaggio. Sugli sviluppi di una manovra costruita sul settore di sinistra, la palla giunge sui piedi di Nuti che approfittando di un’incertezza difensiva biancorossa che sarà fatale, la raccoglie predisponendosi alla conclusione e superando Berti grazie a un tiro teso e ben indirizzato che s’insacca all’altezza del palo sinistro della porta biancorossa. Anche se il repentino vantaggio ospite ha l’effetto d’indirizzare il match su un binario ben determinato, la gara resta comunque molto equilibrata e combattuta. La lastra ci prova, cozzando, però, sovente sul muro eretto da Avella e compagni a difesa dei pali di Banti. Il Fucecchio, cercando frequentemente di allargare il gioco sugli esterni, tenta di aggirare il dispositivo difensivo biancorosso che però, non incappa in nuove incertezze. Per annotare nuovamente qualcosa sul blocco degli appunti, occorre attendere il 22’ quando Perretta, dopo aver ottimamente lavorato un buon pallone sulla trequarti, conclude da fuori area esaltando gli ottimi riflessi felini di Emiliano Berti che gettandosi in plastico volo sulla propria destra, respinge la sfera grazie a un intervento che avrebbe certamente fatto la felicità dei fotografi. Un minuto più tardi, gli ospiti usufruiscono di un calcio piazzato dal limite in posizione centrale. Una grandissima opportunità, poiché il pallone è posto quasi sulla linea di demarcazione dei sedici metri biancorossi. Sul punto di battuta si porta Nuti la cui insidiosa parabola trova sulla propria strada un attentissimo Berti che ancora una volta, è bravo a negare la gioia del gol agli ospiti grazie a un buon intervento in tuffo. Al 26’ si vede finalmente anche la Lastrigiana. Per la prima volta nel match, Sinteregan, dopo aver recuperato palla a centrocampo, riesce partire in progressione sfruttando un varco centrale che nel frattempo si è aperto nella retroguardia bianconera. Il numero undici biancorosso fila come un treno verso l’area e dopo aver seminato un paio di avversari, conclude rasoterra costringendo Banti alla gran risposta in tuffo. Al 29’ è un inatteso regalo gentilmente impacchettato dalla difesa ospite a concedere alla Lastra la più ghiotta delle opportunità. Clamoroso è, infatti, nell’occasione l’errore dei centrali fucecchiesi in fase d’appoggio che invece di liberare la propria area, forniscono un involontario assist per il ben appostato Camarlinghi. Al numero nove biancorosso, non par vero di potersi presentare a tu per tu con Banti ma proprio nel momento decisivo, il bomber di casa si smarrisce non riuscendo neppure a concludere verso la porta. Il recupero dei difensori ospiti, manda in fumo questa clamorosa occasione facendo letteralmente mettere le mani nei capelli ai sostenitori di casa. Il copione non muta di una virgola neppure nella fase iniziale del secondo tempo. La gara continua a correre sul filo di un sostanziale equilibrio, con un Fucecchio che si fa maggiormente apprezzare in fase di costruzione del gioco e una Lastrigiana che pur non riuscendo a creare grattacapi alla difesa ospite, si difende a sua volta con molto ordine. I padroni di casa si fanno vivi al 37’ grazie a Ruggero Bianchi la cui battuta rasoterra dal limite, costringe Banti a una non facile respinta in tuffo. Tutto ciò fino al 59’ quando un’azione portata avanti sulla destra da Fiscina, è fermata piuttosto energicamente (ma a nostro modesto avviso, regolarmente….) all’interno dell’area biancorossa da un difensore. Per l’arbitro Perez Carazas non ci sono dubbi; è calcio di rigore. Sul dischetto si presenta capitan Avella che con grande freddezza, piazza alle spalle di Berti il pallone che vale il due a zero. Questo episodio riaccende improvvisamente il match che nella sua fase finale, propone un’ultima interessante fiammata d’orgoglio. Al 66’ Sinteregan scappa via sul settore di sinistra, entra in area ma invece di appoggiare il pallone verso il centro, dove un paio di compagni erano ottimamente piazzati, tenta l’avventura personale chiudendo sul primo palo, dove, però, un attentissimo Banti, è a sua volta bravissimo nel frapporsi col corpo alla palla respingendola. Un minuto più tardi, Ruggero Bianchi (senza dubbio, uno dei più positivi in casa biancorossa) guadagna un interessante calcio piazzato dal limite. L’ex difensore della Ginestra Pippo Galluzzi s’incarica della battuta ma la sua conclusione, debole e prevedibile, non crea particolari problemi a Banti che blocca in presa sicura. Sul successivo capovolgimento di fronte, è il Fucecchio ad andare vicino al terzo gol. Bella l’iniziativa personale dello sgusciante Montalbano che dopo essersi incuneato in area avversaria dalla sinistra, fa partire una precisa e violenta conclusione a rete sulla quale è però bravissimo Berti che si oppone ribattendo in tuffo all’altezza del primo palo. E’ questa l’ultima emozione di una gara piuttosto interessante che il Fucecchio si è aggiudicato con merito. Anche la Lastrigiana, comunque, l’ha ben interpretata. Peccato, però, che ai ragazzi di Vanni e Bellesi si siano bagnate le polveri proprio quando, invece, ci sarebbe stato bisogno di qualche micidiale bocca da fuoco in area avversaria.