VS | 2-2 |
LASTRIGIANA: Fazio, Roselli, Radicchi, Crini, Saja, Simoncini, Vichi, Becagli, Del Pela, Bellini, Capaccioli.
A DISPOSIZIONE: Fontani, Brandani, Acciai, Cappelli, Belli, Mannini, Zingarelli.
ALLENATORE: Rossano Bartalucci.
RINASCITA DOCCIA: Mocali, Suyon Oruna, Cardillo, Cimmino, Maiorana, Mencucci, Tafani, Gori, Franceschini, Baragli, Capretti.
A DISPOSIZIONE: Grasso, Vicente, Morettini, Bacci, Guerri, Nencini, Ehanire.
ALLENATORE: Leonardo Zecchi.
ARBITRO: Cinquini di Firenze.
RETI: 22’ rigore Gori, 28’ e 30’ Capaccioli, 36’ Franceschini.
Il piccolo ma, al tempo stesso, significativo terremoto scatenato in settimana dall’annunciato ritiro del Pontassieve dal campionato, ha rivoluzionato la classifica del Girone C rendendo una lotta per il vertice già di per sé equilibratissima, ancora più incerta. Alla vigilia di questa quattordicesima giornata (l’ultima prima della sosta natalizia) infatti, adesso in vetta c’è l’accoppiata Lastrigiana – Arno Laterina seguita, a un punto di distanza, dal San Donato e a tre lunghezze (in pratica, a portata di mirino….) dal Rinascita Doccia guidato in panchina da Leo Zecchi che proprio questa domenica, incrocia i tacchetti, sul sintetico della Guardiana, con la Lastrigiana della “premiata ditta” Bartalucci – Fanfani. Ci sono, dunque, tutti gli ingredienti per assistere a un match intenso, combattuto e ricco di emozioni. Non è un mistero che dalle parti della Lastra, siano in molti a considerare la formazione rosso blu come una delle più serie candidate al successo finale. L’organico a disposizione dell’ex tecnico biancorosso è di tutto rispetto. Non mancano, poi, corsi e ricorsi storici a far ben comprendere come, in passato, il Doccia abbia recitato con grande bravura il sempre scomodo ruolo di autentica bestia nera per i colori biancorossi. L’ultimo, in particolare, fa tornare alla mente brutti ricordi. Era la sera della finalissima del prestigioso Torneo “Vasco Ganugi” e i lastrigiani, al termine di un campionato Esordienti giocato ad altissimo livello e che aveva fatto guadagnare loro il biglietto per la Festa Regionale andata in scena sul campo di Abbadia San Salvatore, cercavano di chiudere con il botto vincendo, dopo molti anni di astinenza, la manifestazione che rende onore alla figura di uno dei più importanti dirigenti sportivi lastrigiani. La festa era già pronta. Peccato, però, che sulla propria strada, la Lastrigiana si ritrovò proprio la seconda formazione di Sesto Fiorentino che giocando una gara accorta e generosa, riuscì a piazzare la zampata vincente che le valse il titolo di campione. Non è semplicemente il caso che ci ha fatto tornare alla mente proprio questo precedente. Quella, infatti, è stata l’ultima gara ufficiale persa dai biancorossi sul terreno amico. Da quel momento in poi, la Guardiana, è divenuta fortino inespugnabile per chiunque abbia provato a violarlo. Un record, quello che i ragazzi del 2001 si sono costruiti attraverso il bel gioco e i tanti gol realizzati, che ancora resiste. Ecco perché, alla Lastra, il Doccia è avversario temuto e rispettato ed ecco il motivo per cui nessuno si stupisce del fatto che anche adesso, sia lassù in cima a contendere alla Lastrigiana un traguardo di prestigio. Sulla tribuna della Guardiana c’è il pubblico delle grandi occasioni che alla fine di settanta minuti di gioco che non hanno deluso le attese, applaude calorosamente i ventidue protagonisti che escono, stanchi ma soddisfatti, dal terreno di gioco. Proprio come accadde in occasione della finale di quel “Ganugi”, Lastrigiana e Doccia, hanno provato in ogni modo a superarsi. Alla fine, però, entrambe le compagini hanno dovuto “accontentarsi” di un punto ciascuna che poco cambia ai fini della classifica. La gara ha vissuto momenti di bel gioco, sano agonismo e grande pathos. Non sono mancati gol, occasioni e belle giocate individuali che hanno scatenato il calorosissimo tifo degli spettatori. Una gara, insomma, che ci ha fatto divertire e battere forte il cuore dal primo all’ultimo secondo. Due formazioni ottimamente sistemate in campo, grintose e più che mai decise a conquistare l’intera posta in gioco, si affrontano a viso aperto, senza risparmiare energie e senza mai tirare indietro la gamba nei contrasti. Ne vien fuori una gara tirata e veloce alla quale i due collettivi danno una diversa interpretazione, dovuta, com’è lecito che sia in questi casi, alle differenti caratteristiche possedute dai singoli. Un Doccia molto più “fisico”, mette sul proprio piatto della bilancia maggiore potenza in fase d’impostazione, mentre una Lastra decisamente più “leggera”, risponde da par suo grazie all’ottima tecnica posseduta dai propri palleggiatori. Anche se spesso e volentieri Tommy Del Pela è in chiara difficoltà quando si ritrova davanti ai rocciosi difensori sestesi e un Bellini in non brillantissima giornata, fatica a far gioco, ecco che ci pensano Crini e Becagli a dare una mano ai compagni fungendo spesso da innesco per l’aitante Capaccioli. Buona, in particolare, la prova offerta in mezzo al campo dal forte numero quattro in maglia biancorossa che dopo aver spezzato con successo le trame avversarie, mette a terra il pallone “ragionando” e smistandolo con calma e lucidità. Becagli, invece, ha spesso il torto d’incaponirsi in iniziative personali che ne rendono prevedibile il gioco ma quando i suoi piedini d’oro riescono a recapitare morbidi e precisi palloni nel cuore dell’area rosso blu, la difesa del Doccia, trema. Sul fronte opposto, impressionano per qualità e quantità di gioco il roccioso capitano Gori, l’esterno sinistro Capretti, l’interditore Tafani e la seconda punta Baragli. Un ottimo dispositivo di centrocampo, quello messo in piedi dal buon Leo Zecchi, che supporta al meglio la sempre pericolosissima punta centrale Franceschini. La gara inizia nel migliore dei modi per la squadra ospite che approcciandola con grande personalità, non ci mette molto per farsi vedere pericolosamente dalle parti di Fazio. Al 9’ una prepotente percussione sulla sinistra di Capretti, si conclude con un preciso tocco rasoterra verso il centro dell’ara che premia l’arrivo dell’accorrente Tafani. Il numero sette in maglia blu prova la battuta di prima dal limite ma il suo rasoterra è centrale e per Fazio è facile accartocciarsi sul pallone e bloccarlo saldamente in presa bassa. In questi primi minuti di gara si nota una certa difficoltà, da parte della Lastrigiana, nell’accorciare le distanze fra i vari reparti. Troppo spesso, infatti, centrocampo e attacco sono eccessivamente lontani e così, al 12’, il primo brivido per i pali difesi da Mocali, giunge sugli sviluppi di un calcio piazzato. Becagli scodella con il contagiri un pallone dalla sinistra che spiove nel cuore dei sedici metri sestesi, dove Capaccioli manca d’un soffio la deviazione vincente da due passi. Risponde a strettissimo giro di posta il collettivo di Zecchi grazie a Baragli che una trentina di secondi più tardi, sul fronte opposto, prova la conclusione dal limite che impegna ancora Fazio in un sicuro intervento in presa bassa. Con il trascorrere dei minuti aumenta, da ambo le parti l’intensità del gioco. La fase centrale del primo tempo è, infatti, tutta da raccontare. Al 22’ ancora lo scatenato Capretti va via in velocità sulla sinistra e poco dopo essere penetrato in area, trova l’opposizione di Saja che nel tentativo di fermarlo, lo tocca mettendolo a terra. Nettissimo, nell’occasione, il rigore che il Signor Cinquini, puntualmente, concede. Sul dischetto si porta capitan Gori che nonostante l’ottima intuizione di Fazio che si getta dalla parte giusta, supera il portiere biancorosso portando il Doccia in vantaggio. Incontenibile è l’esultanza dei sostenitori sestesi che però, di lì a poco, sono costretti a fare i conti col grande “cuore biancorosso” di una Lastra che non molla mai. Siamo al 28’ quando Capaccioli è innescato sul settore destro del proprio attacco. Il perfetto mix di forza e intelligenza tattica che da sempre caratterizza il gioco del numero undici biancorosso, gli permette di compiere un gesto tecnico da applausi. Perfetto il suo controllo ed elegantissimo il pallonetto col quale supera Mocali. La palla si dirige verso la porta ormai incustodita e neppure l’intervento alla disperata di Suyon Oruna le impedisce di andare a gonfiare la rete sestese. Adesso è la Lastra a volare sulle ali dell’entusiasmo per il ritrovato pareggio. I biancorossi ci credono, si gettano in avanti alla ricerca del vantaggio trovandolo due minuti più tardi ancora grazie a Capaccioli che dopo essersi impossessato di un pallone generosamente recuperato al limite dell’area ospite da Del Pela, prova la conclusione a rete. Sulla traiettoria della palla viene a trovarsi un difensore avversario la cui involontaria deviazione, le fa assumere una traiettoria beffarda che mette fuori causa Mocali. Il pallone s’insacca sotto la traversa ribaltando totalmente gli equilibri del match. La Lastrigiana continua ad attaccare e proprio in chiusura di primo tempo, l’ormai incontenibile Capaccioli va vicinissimo al terzo sigillo personale. Molto bella è la manovra che si snoda da sinistra a destra. Becagli apre sul fronte opposto dell’attacco pescando Vichi che vola verso la linea di fondo proponendo poi un preciso traversone che spiove all’altezza del primo palo. Capaccioli, anticipando i difensori, prova la deviazione al volo mancando, però, il bersaglio da pochi passi. L’intervallo di metà gara dà appena il tempo, a giocatori e spettatori, per tirare un po’ il fiato. Anche la ripresa inizia, infatti, a gran ritmo e dopo appena un minuto e mezzo, il Doccia ritrova la parità. Un bruto errore in fase di ripartenza commesso dai difensori biancorossi, apre la strada a Franceschini che dopo aver recuperato il pallone sul fronte destro del proprio attacco, entra in area superando agevolmente Fazio dalla media distanza. Nei minuti successivi, qualcosa inizia a scricchiolare nel perfetto meccanismo difensivo sestese. Specialmente a sinistra, i rosso blu trovano adesso qualche difficoltà in più per arginare un propositivo Vichi. La Lastrigiana riesce finalmente ad alzare il baricentro del proprio gioco e a rendersi pericolosa per ben tre volte nel giro di un paio di minuti. Fra il 42’ e il 43’, Tommy Del Pela si ritrova fra i piedi due invitanti palloni. Entrambe le occasioni prendono avvio da altrettanti traversoni dalla sinistra. Nella prima, Mocali tenta di abbrancare la palla in presa alta ma l’operazione non riesce. Del Pela è lesto ad approfittarene ma al momento di battere a rete, si ostacola con Bellini e spedisce fuori di poco. Nella seconda, ottimamente imbeccato da un morbido cross di Becagli, si ripete non trovando il gol da ottima posizione. Al 44’, a provarci, è, invece, Vichi che approfittando di un errore commesso in chiusura da un difensore che scivola nel tentativo di fermarlo, trova un varco sulla destra, entra in area ma al momento di battere a rete, si coordina malissimo spedendo la palla oltre il fondo. La fase centrale del secondo tempo vede le due squadre affrontarsi con grinta. Ci provano un po’ tutti a scardinare le difese avversarie che però, chiudendo con grande bravura gli spazi, annullano sistematicamente gli attacchi. In campo si lotta con accanimento ma anche con grande correttezza su ogni pallone e anche se non si registrano occasioni da gol, il gioco è veloce e divertente. Per annotare nuovamente qualcosa sul taccuino, occorre attendere il 65’ quando il Doccia conquista un corner sul fronte destro del proprio attacco. Baragli scodella con precisione dalla bandierina un pallone che spiove sul secondo palo, dove, però Fazio è bravissimo a chiudere la strada al neo entrato Bacci. Due minuti più tardi, sul fronte opposto, è un altro neo entrato ad andare vicinissimo al gol. Niccolò “Zinga gol” Zingarelli riceve palla in area avversaria ma trovandosi spalle alla porta, sembra difficile che possa rendersi realmente pericoloso. Il forte attaccante biancorosso, però, estrae dal cilindro la bacchetta magica compiendo un numero d’altissima scuola. Dopo aver protetto il pallone con il corpo, utilizzando il piede perno, si gira su se stesso liberandosi per la conclusione e incrociando poi un magnifico rasoterra diagonale che dopo aver scheggiato il palo destro della porta sestese, termina la sua corsa oltre la linea di fondo. Soffre, negli ultimi minuti di partita, la squadra di Leo Zecchi. L’arbitro Cinquini concede ben quattro minuti di recupero e proprio allo scoccare del 74’, l’ennesima percussione sulla sinistra dell’inesauribile Capaccioli, frutta ai biancorossi di casa un corner. E’ questa l’ultimissima opportunità, poiché, nel frattempo, l’arbitro sta guardando l’orologio. A incaricarsi della battuta dalla bandierina è lo specialista Becagli che fa spiovere verso il centro dell’area sestese il solito invitante pallone. “Turbo” Radicchi che, nel frattempo, è salito dalla retrovie per dar manforte al proprio attacco, è bravo ad approfittare dell’occasione, saltando più in alto di tutti e colpendo con precisione di testa. La palla si dirige verso la porta ma la parte superiore della traversa, nega al forte difensore di casa la gioia di un gol che avrebbe avuto il sapore amaro di una tremenda beffa che un generoso e combattivo Doccia, di certo, non avrebbe meritato. Il triplice fischio finale dell’arbitro, giunto proprio pochi secondi dopo l’occasione appena descritta, scrive la parola “Fine” su un bellissimo spettacolo di sport. Ancora una volta, Lastrigiana e Doccia, non hanno deluso e gli scroscianti e calorosi applausi con cui i sostenitori di entrambe le squadre accompagnano i ragazzi negli spogliatoi, ne sono la degna testimonianza. Sbaglia, insomma, chi analizzando l’andamento dell’incontro, afferma che nessuna delle due ha vinto. Certo; ai fini della classifica questo è fuori di dubbio ma a nostro avviso lo è anche il fatto che questa volta, sul campo della Guardiana, a vincere è stato lo sport.